Ero ad una festa di compleanno in casa di un’amica, fuori dall’Italia. Non conoscevo nessuno a parte lei ma ero tranquilla in quanto gli invitati erano tutti suoi amici e amiche. Ero ubriaca e sotto effetto di stupefacenti, forse questa è la mia colpa. Era arrivato il momento di dormire e io volevo SOLO DORMIRE, in disparte e da sola ma qualcuno ha deciso che quella notte non sarebbe andata come volevo io. Un corpo sconosciuto addosso al mio, di peso, io non avevo forza di reagire ma ero cosciente, i miei occhi e il mio corpo ricordano tutto. Tutti i miei “NO” sono stati vani, ho subito, sentendomi impotente. Ricordo le mie lacrime, il dolore, le mie grida che non uscivano, il mio corpo irrigidito dallo schifo, dalla paura. Mi sono stati tolti i vestiti e non solo, sono stata privata della mia libertà. Mi hanno poi derisa in gruppo, mi sono sentita piccola, ho desiderato sparire per sempre. A volte lo desidero ancora.
Sono passati 4 anni, sono viva, sono sopravvissuta, sono qui a raccontare la mia storia, quella che mi ha segnata per sempre. Il mio dolore, la mia cicatrice, la mia croce. Posso descrivere così quello che ad oggi sento, un peso enorme che so che non se ne andrà mai ed è dura imparare a conviverci. Sono cambiata, sono spaventata, sono schifata. Ho provato per la prima volta odio. Sono arrabbiata. Voglio trasformare questa rabbia e dolore in lotta, sono qui a raccontare perché ciò possa essere di sostegno a qualcun’altra, non siamo sole. Nella speranza che un giorno nessuno più debba subire tutto questo.