Per tutta la mia infanzia e la mia adolescenza, dalla prima elementare alla quinta superiore, sono stata insultata, derisa e umiliata per il mio fisico sovrappeso. Alle superiori mi hanno persino lasciato dei lividi sulla pelle dicendomi “Stavo solo scherzando! Hai la pelle troppo delicata! Devi fortificarla!”. Gli insegnanti vedevano e sapevano: alcuni si limitavano a osservare in silenzio, alcuni ridevano sotto i baffi, altri si giravano dall’altra parte. Pochi mi hanno difesa. Ma dopo tutto quello che ho passato, la cosa peggiore in assoluto è stata sentirmi dire, anni dopo, che tutti i miei compagni di classe mi volevano bene, che non volevano prendermi in giro e che si stava scherzando.
Negare tutto ciò che mi è stato fatto, tutta la violenza che ho subito, fisica e psicologica, e farla passare come un semplice scherzo o una mia esagerazione, trovo sia la più grande e grave mancanza di rispetto nei miei confronti.