Era sabato e i miei amici mi hanno chiesto di andare a una festa, ma c’era un problema: il posto era lontano da casa mia e i miei genitori non vogliono che vada troppo lontano di notte perché si preoccupano. Se avessi voluto andarci, avrei dovuto stare a casa di un’amica. Tuttavia, non tutte le mie amiche erano presenti quella sera, e nessuna di quelle presenti poteva ospitarmi. Stavo pensando di non andare quando uno dei ragazzi del mio gruppo, G., che conosco da più di 7 anni, mi ha detto che se volevo potevo stare da lui. Vive in un grande attico con diverse camere da letto libere, perché i suoi fratelli maggiori non vivono più a casa. Non ero molto convinta, non volevo disturbarlo, ma i miei amici hanno insistito, dicevano che ci saremmo divertiti, così ho deciso di andare. La notte passò tranquillamente e mi divertii molto. Non bevvi nemmeno. Una volta a casa, scoprii la triste verità: non avrei dormito in una delle stanze libere nonostante glielo avessi chiesto più volte. Ha insistito che dormissi nella sua stanza, nel suo letto. I genitori stavano dormendo e io ero stanca, non volevo fare una scenata quindi sono rimasta nella sua stanza. Andai a letto cercando di sdraiarmi il più vicino possibile al bordo. Ha iniziato a fare il viscido, voleva scoparmi e io certamente non volevo. Diceva cose come: ‘se non volevi fare sesso con me, non saresti venuta a dormire a casa mia’ e stronzate simili. Non sapevo cosa fare, ero in trappola, l’unica via d’uscita che vedevo era soddisfarlo. Non volevo fare sesso, così ho deciso di fargli un pompino. È stato molto brutto. Avevo voglia di vomitare, mi faceva stare male. Per fortuna non è durato molto. Una volta finito, lui si addormentò immediatamente. Non sapevo cosa fare, la porta era chiusa e non sapevo dove fosse la chiave. Sono andata in bagno per sciacquarmi la bocca. Sono rimasta lì dentro per quasi 2 ore. Poi sono uscita e mi sono sdraiata per terra. Non ho dormito. Il giorno dopo si è svegliato comportandosi come se non fosse successo nulla. Non sapevo se era troppo ubriaco per ricordare o se stava solo ignorando la cosa come se fosse del tutto normale. Volevo morire. Tornai a casa e non dissi niente a nessuno per circa 6 mesi, ma non potevo più uscire con i miei amici quando lui era lì. Quando finalmente l’ho detto alle mie amiche non riuscivano a crederci. Si sentivano responsabili dell’accaduto perché non avevano potuto ospitarmi. Mi pento ogni giorno della mia scelta, come se fosse solo colpa mia. Non riesco più a fidarmi di nessun ragazzo, mi sento sempre insicura e la sola idea di fare un pompino a qualcuno mi fa stare male. Non so se mi riprenderò mai da quel giorno.