Mi guardavo allo specchio e non credevo di essere io.
Stavo avendo alcuni giorni negativi e questa era l’unica cosa che non doveva succedere: Avevo ordinato dei nuovi bikini online e finalmente erano arrivati, ma non mi stavano bene come la mia mente voleva che mi stessero.
È stato allora che la mia mente è prevedibilmente tornata alle immagini della scorsa estate, quando la mia anima stava soffocando ma il mio corpo corrispondeva a quegli standard malsani a cui mi sono incatenata per anni. Ero sconvolta e tutto quello che potevo fare era fissare il mio riflesso. Era il 2012 quando ho provato per la prima volta a vomitare dopo un pasto abbondante, un pasto che era molto più abbondante di quanto avessi bisogno, ma stavo morendo di fame, sia il mio stomaco che il mio cuore erano vuoti. In tutti questi anni ho attraversato molti alti e bassi e, ogni volta, ero sicura di aver raggiunto il fondo, senza sapere che c’era un punto ancora più profondo che avrei raggiunto in seguito.
Il peggio che sono stata, e il peggio che spero di non raggiungere mai più, è stato quest’ultimo anno, posso dire che ci sono state solo due settimane, in un anno intero, in cui ho digerito tutto quello che ho mangiato.
Prevedibilmente il mio corpo ha cominciato a cedere, ho avuto problemi a non vomitare sia che lo volessi o no, trovandomi a correre per il bagno anche se avevo lavorato tanto per scegliere i cibi giusti che non mi avrebbero fatto sentire quell’odioso senso di colpa. Raramente mi sentivo a mio agio e non volevo più sopportare quella sensazione e fu allora che decisi: Dovevo ricostruire un io più forte e qui è iniziata la sfida, per l’ennesima volta in realtà.
Così ora mi ritrovo a fissare lo specchio e lo odio. Mi frustra rimpiangere un corpo che non è nemmeno riflettente o lontanamente accurato alla mia salute mentale o alla mia felicità in quel momento della mia vita; mi frustra che ora, attualmente più sana che io sia mai stata, mi dia fastidio una pancia più morbida e una figura più piena. Mi frustra il fatto che a volte sono felice del mio corpo, cosa che non sono mai stata prima, e altre mi odio per aver preso questa strada. Sono passati tre mesi e mezzo da quando ho deciso di tornare alla mia vita e sarò la prima a dirvi che non sono affatto vicina a capirlo MA è una questione quotidiana, alcuni giorni corro a perdifiato e altri arranco; più passano i giorni, più mi sento forte e più facilmente torno in pista quando qualcosa mi turba.
Tre mesi e mezzo fa ho scelto me, ho scelto la felicità e questa è una cosa che non rimpiangerò mai, e questa è una cosa che mi farà andare avanti.