Sono stata drogata e violentata durante una festa di lavoro. Non ho molti ricordi di questa notte, tranne quello che ho provato, quello che ancora porto con me. Mi sono subito vergognata tanto. Così vergognato che questo fosse in qualche modo colpa mia. Avevo paura che sarei finita nei guai, che sarei stata punita per aver “fatto sesso” al lavoro. Questo è anche quello che pensavano tutti quelli con cui ho parlato: HR, CEO, ecc. “Sesso consensuale al lavoro”. Solo una persona mi ha creduto (al di fuori della mia cerchia interna di sostegno) ed era una donna che a sua volta era una survivor. Ha capito che il sesso non consensuale non è solo se la persona sta urlando a squarciagola NO NO NO. E se questa persona non è in grado di dire nulla?

Penso che la parte peggiore di tutto sia stata che sono stata molestata in modi diversi da persone diverse. La polizia. Il mio posto di lavoro: RISORSE UMANE. Il ragazzo. È stato un inferno per 6 mesi. Il mio posto di lavoro non mi ha protetto, lui non è stato licenziato, gli è stato solo detto di non avvicinarsi a me. Ogni giorno al lavoro, questo tizio scendeva al piano di sotto (sapendo perfettamente che non gli era permesso) per intimidirmi, per farmi cadere le accuse, non so quale fosse la sua agenda. E alla fine, dopo aver minacciato di dimettermi per la terza volta (!!!!!!), l’azienda ha deciso di licenziarlo. non per quello che mi ha fatto, ma perché io ero più importante per l’azienda. Questa non mi sembra giustizia. Nel frattempo, i poliziotti mi chiedono se ho flirtato, se ho bevuto troppo, se in realtà volevo fare sesso con lui ma che il giorno dopo ero imbarazzata e ho mentito. (!?!?!?!) Che ne dite se i poliziotti semplicemente CREDONO all’accusatore nello stesso modo in cui credono immediatamente all’accusato?!?

Non c’è da meravigliarsi che quando ho cercato aiuto da una hotline per sopravvissuti, la prima cosa che mi hanno detto è di NON andare alla polizia, perché il danno per la tua salute mentale è troppo grande, e di solito non porta ad arresti.

Sono passati più di 2 anni ormai e sto ancora affrontando la cosa. Forse non ogni minuto di ogni giorno, forse nemmeno ogni giorno, ma c’è sempre questa fame in me di giustizia, di trovare gente che mi creda, di essere protetta e di vendetta.