Che cos’è InsightOut?

InsightOut è una piattaforma nata per condividere anonimamente la propria testimonianza.

 

È uno spazio sicuro in cui raccontare le proprie esperienze di discriminazione e abuso di genere,

in cui sfogarsi apertamente, senza essere mai giudicat3 e dove troverai il sostegno

di un’intera comunità di donne che hanno vissuto esperienze simili alle tue.

La nostra storia


InsightOut è nato dalle nostre testimonianze


Esperienze di discriminazioni e di abuso che ci hanno segnato profondamente, ma che non avevamo mai raccontato a nessuno, perché così traumatiche da non sapere nemmeno come approcciare l’argomento, perfino con la nostra famiglia e i nostri amici più stretti.

Tutt3 noi subiamo regolarmente microaggressioni di cui non parliamo, perché ci è stato insegnato che questa è la normalità e che non c’è niente che possiamo fare a riguardo.
Raccontare le nostre storie ci ha permesso di liberarci di un enorme peso e di affrontare le nostre esperienze capendo come ci hanno influenzato. Questo è stato il primo passo per riuscire ad accettare il nostro passato in quanto donne e  cercare di creare un luogo sicuro per tutt3 noi.
Aprendoci e raccontando le nostre esperienze di discriminazione e abuso abbiamo ricevuto tantissimo sostegno da parte dei nostri amici. In molt3 hanno iniziato a condividere le loro storie con noi. Alle nostre testimonianze si sono aggiunte quelle di molte nostre amiche che avevano avuto esperienze simili alle nostre ma che, come noi, non ne avevano mai parlato con nessuno.
Visto l’impatto che condividere la nostra testimonianza ha avuto su di noi e sui nostri amici abbiamo deciso di creare la piattaforma Insightout per dare a tant3 altr3 la possibilità di raccontare e condividere le proprie storie.

Chi Siamo

Ciao, sono Anita. Attualmente vivo a Londra e lavoro per una piccola società di consulenza specializzata in Scienze Comportamentali.  

Circa un anno e mezzo fa ho deciso di condividere la mia storia con i miei amici. Tutto è partito da una manifestazione a cui ho partecpiato in cui diverse donne avevano raccontato le loro esperienze di abuso e discriminazione. In quell’occasione decisi di non parlare, per paura di condividere le mia storia pubblicamente. Il giorno dopo, quasi naturalmente, scrissi tutto quello che avrei voluto dire il giorno prima, consapevole di non voler più rimanere in silenzio. Mandai il mio testo alle mie amiche più strette e inaspettatamente loro iniziarono a rispondermi con le loro storie, così è iniziato Insightout.

Credo che tutt3 noi abbiamo qualcosa da raccontare, ma che molto spesso non si presenti il momento adatto per parlarne. Oppure, se ne abbiamo l’occasione, non troviamo le parole giuste per affrontare l’argomento perché siamo fin troppo abituat3 a rimanere in silenzio. Insightout, nella mia esperienza, ha creato l’occasione perfetta per raccontare la mia storia senza sentirmi di dover minimizzare o nascondere quello che mi era successo. 

Co-fondatrice
Co-fondatrice

Ciao, sono Valeria! Ho da poco iniziato un dottorato in Neuroscienze e vivo in Inghilterra da quasi 5 anni. Per me InsightOut rappresenta prima di tutto il mezzo attraverso cui sono riuscita a liberarmi di un peso, condividendo la mia storia.

La mia esperienza di abuso è iniziata quando ero molto piccola ed è rimasta per molto tempo un segreto soltanto mio, qualcosa che non sentivo appartenermi veramente.

Soltanto quando Anita ha condiviso con me la sua storia ho trovato il coraggio di raccontare la mia, e non avrei mai pensato che questo potesse avere un impatto così grande su di me. Mi ha permesso di fare i conti con il mio passato e capire che, nonostante un abuso non sia qualcosa che ci definisce interamente, è certo una
parte integrante di chi siamo. Proprio per questo credo che raccontare la propria storia sia estrememante importante e che tutt3 dovrebbero avere la possibilità di farlo.

Parlando con i miei amici mi sono resa conto di quanto spesso abusi e discriminazioni vengano considerati parte della quotidianità di ogni donna anzichè essere denuniciati e trattati con la dovuta severità. Per questi motivi, ho deciso di voler contribuire alla realizzazione di un progetto che potesse finalmente cambiare questa realtà, dando alle donne lo spazio di cui hanno bisogno per raccontare e denunicare gli abusi subuti e al tempo stesso fornendo uno spazio di conforto libero dai giudizi esterni della società.